Ernia iatale: dieta e alimenti da evitare

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Ernia iatale dieta

Ernia iatale dieta: cosa mangiare?

Circa il 50% di tutte le persone che soffrono ernia iatale non ha alcun sintomo. In altri casi i sintomi si presentano e si accusano soprattutto dei bruciori di stomaco. E’ importante sapere come controllare il bruciore di stomaco attraverso la dieta. Un’ernia iatale può provocare anche reflusso. Nello specifico, gli acidi presenti nello stomaco possono raggiungere l’esofago. Per questo è consigliabile mangiare poco ma in maniera più frequente. Prima di coricarsi, poi, è meglio non mangiare per almeno due ore. Un altro fattore importante per evitare i fastidi dovuti all’ernia iatale è non piegarsi, allontanando la possibilità di reflusso. Generalmente devono essere evitati tutti quei cibi che possono aumentare fastidi come il bruciore di stomaco. L’alcol deve essere evitato così come anche i cibi piccanti. Certi alimenti, come il formaggio o le arance, possono aggravare il bruciore di stomaco e dovrebbero essere evitati completamente o, a limite, se ne dovrebbe limitare il consumo. Conoscere l’origine di questi elementi è importante per fare una giusta ernia iatale dieta.

Il fumo deve essere abolito

Ernia iatale dieta: gli alimenti più consigliati sono frutta e verdura.

Altrettanto importante è sapere quali sono gli alimenti che possono essere mangiati con sicurezza. Per alleviare i disturbi dell’ernia iatale si possono anche assumere degli antiacidi. Per quanto riguarda l’abbigliamento, deve adattarsi bene al proprio ventre. In questo modo, non ci sarà pressione sullo stomaco, avvicinando il cibo all’ernia iatale. Tra gli abiti che possono causare problemi ci sono anche cinture attillate e indumenti intimi filiforme.  Fumare stimola la produzione di acido gastrico. E’ consigliabile quindi smettere di fumare perché la secchezza della gola non fa altro che aumentare i fastidi provocati dall’ernia iatale. I pazienti affetti da ernia iatale dovranno anche evitare attività che causano tensione addominale. Meglio non sforzarsi troppo durante l’evacuazione ed evitare di sollevare oggetti pesanti. Ma non solo. Non si devono piegare le gambe o la vita perché questo potrebbe favorire e aumentare il reflusso.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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