La stretta correlazione tra postura ed ernia iatale

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Collegamento tra postura e gravità dell’ernia iatale

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Generalmente, anche se è un aspetto spesso sottovalutato, la postura può influenzare fortemente una patologia viscerale come l’ernia iatale. E’ comprovato che nei soggetti affetti da tale malattia vi è sempre un atteggiamento posturale di chiusura, una postura quindi tendenzialmente cifotica, di innaturale ripiegamento in avanti. Purtroppo, soprattutto affrontando l’ernia iatale dal punto di vista medico, l’argomento della postura non viene mai affrontato, si ritiene più efficace intervenire dal punto di vista farmacologico, con un approccio diretto sulla secrezione acida, somministrando quindi farmaci antiacidi per regolarne al meglio la sovrapproduzione oppure farmaci che facilitano lo svuotamento gastrico. Accanto a terapie mediche, al paziente affetto da ernia iatale, viene somministrata una dieta adeguata (del tutto priva ad esempio di caffè o alcool), ma è bene considerare che anche a livello di postura ed attività fisica è possibile fare molto, seguendo direttive ben precise per evitare tutto ciò che potrebbe aggravare il problema.

La postura a vantaggio e svantaggio dell’ernia iatale

E’ importante ad esempio evitare allenamenti che richiedano una postura incentrata sul sollevamento degli arti superiori, in quanto tale posizione provoca un allungamento verticale delle pareti stomacali e conseguente sollecitazione delle fibre colinergiche del fondo gastrico le quali, una volta stimolate, vanno ad attivare in automatico la produzione di acido cloridrico anche se non richiesto a fini metabolici nutrizionali. Risultato? Tale ipersecrezione acida accentua l’irritazione delle mucose e fomenta sintomi come il bruciore. Da un punto di vista meccanico quindi è da evidenziare che, soggetti affetti da ernia iatale, possono riscontrare maggiori problemi di postura detenendo in genere tessuti muscolari e connettivali più deboli, indeboliti dalla patologia, incapaci di opporre resistenza a determinati allungamenti muscolari (vedi quelle generate da suddetta postura a braccia sollevate), ottenendo una fastidiosa risalita di succhi gastrici ed acido dallo stomaco attraverso l’esofago.Un altro allenamento che, se effettuato in presenza di ernia iatale, va monitorato con attenzione soprattutto nella postura di svolgimento è quello relativo ai muscoli addominali: l’alternanza di contrazione e rilassamento degli stessi porta ad un incremento della pressione sottodiaframmatica e ad un possibile rischio di maggiore fuoriuscita dell’ernia. Insomma è fondamentale, perchè la ginnastica e la postura possano sortire buoni effetti sull’ernia, rispettare i parametri posturali personali di ogni soggetto organizzando per ogni caso piani di allenamento personalizzati. Accanto ad esercizi di tipo sportivo e di postura è stata riscontrata anche la grande utilità delle manipolazioni da parte di osteopati professionisti: massaggi mirati all’ambiente viscerale infatti sono estremamente utili per le ernie iatali, perchè capaci di diminuire produzione e risalita di secrezioni acide, dunque di migliorare lo stato d’irritazione gastrica generale, spesso invalidante.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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