Sintomi ernia iatale: conosciamone alcuni

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Ernia iatale sintomi

Sintomi ernia iatale: ecco i soggetti più a rischio

L’ernia iatale è un’anomalia anatomica in cui parte dello stomaco va nella cavità toracica attraverso il diaframma. L’ernia iatale può svilupparsi in tutte le età e in entrambi i sessi. In generale, si tratta di un disturbo che colpisce soprattutto le persone con un’età superiore ai 40 anni. Basti pensare che alcuni medici ritengono che gran parte dei 40enni probabilmente ha un’ernia iatale senza saperlo e, quindi, senza accusa sintomi ernia iatale. I soggetti più a rischio sono sicuramente quelli in sovrappeso o che hanno partorito da poco un bambino. L’ernia iatale è indolore e, come detto anche prima, la maggior parte delle persone non sa nemmeno di averla. I sintomi evidenti come bruciore di stomaco, indigestione e dolori vari si manifestano in seguito a un’esofagite, o un’irritazione all ‘esofago, che molto spesso (ma non sempre) è associata all’ernia iatale. La causa più frequente di ernia iatale è un aumento della pressione nella cavità addominale che è provocato da tosse, vomito o improvvisa sforzo fisico. Gravidanza e obesità, insieme alla raccolta di liquido nell’addome, sono condizioni che possono predisporre qualsiasi soggetto.

Come prevenire il disturbo?

Sintomi ernia iatale: il bruciore di stomaco è quasi sempre presente.

L’ernia iatale, secondo alcuni specialisti, non può essere evitata. Nello specifico, sembra che l’ernia iatale sorga perché i muscoli che circondano lo iato nel diaframma tendono a ridursi in età avanzata o sono così dalla nascita. Bisogna ricordare che la maggior parte ernie iatale non causano sintomi e non richiedono trattamenti e cure. Tuttavia, se l’ernia è complicata da esofagite, con il suo bruciore di stomaco e disagio dopo i pasti, il trattamento è molto importante. C’è da dire che un’ernia iatale associata ad esofagite può essere facile da controllare, soprattutto se presa in tempo. Se non sono trattati, entrambi i disturbi possono progredire fino a diventare particolarmente invalidanti. L’esofagite, ad esempio, può trasformarsi facilmente in ulcere dell’esofago con cicatrici e restringimento del passaggio. Nei casi più gravi, il paziente può addirittura avere serie difficoltà nel deglutire il cibo solido.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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