Esofago a schiaccianoci diagnosi

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Esofago a schiaccianoci  come si manifesta

In presenza di un disordine motorio caratterizzato da contrazioni del corpo esofageo normalmente coordinate di ampiezza e durata maggiore si parla di esofago a schiaccianoci. L’esofago presenta un’ipertrofia che intacca la tonaca muscolare esofagea, la muscolaris mucosae ed il tratto distale dell’esofago a cui s associa una condizione di ipersensibilità della muscolatura esofagea. Questo disordine motorio è comunque alquanto raro e non è nota la vera eziologia del problema che comunque non va ad intaccare la funzionalità faringo-esofagea che rimane integra. All’inizio la patologia è difficile da diagnosticare in quanto il quadro clinico è all’inizio asintomatico, talvolta però i pazienti possono lamentare dei disturbi dolorosi a livello toracico, in tal caso si esegue una diagnosi differenziale con il dolore anginoso. La corretta conoscenza della patologia e l’identificazione della sua origine esofagea permette di intervenire con una terapia farmacologia ad hoc. I sintomi più caratteristici della condizione patologica dell’esofago a schiaccianoci sono costituiti da spasmi esofagei che causano dolore toracico retrosternale associato, il soggetto risente anche di disfagia in questo caso la difficoltà alla deglutizione può essere lieve o severa. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Tensione addominale cause: le principali.

Diagnosi attraverso manometria esofagea

esofago a schiaccianoci

Per formulare la corretta diagnosi  la radiologia e la endoscopia non sono significative, per cui è necessario eseguire una manometria esofagea ossia un esame di tipo gastroenterologico che permette di studiare la fisiopatologia esofagea mediante la determinazione della pressione intraesofagea nei vari settori del lume, in questo modo è possibile verificare eventuali anomalie motorie dell’esofago. In pratica l’esame ambulatoriale si esegue nel soggetto a digiuno al quale viene eseguita una leggera anestesia topica nelle coane nasali, viene poi inserito un sottilissimo catetere che viene spinto in rinofaringe, in orofaringe fino ad arrivare all’esofago e per favorire la discesa si consiglia la suzione di piccoli sorsi d’acqua tramite una cannuccia. Il catetere viene fatto scendere fino allo sfintere esofageo inferiore fino ad individuare il punto di variazione della pressione intraesofagea, il paziente viene fatto stendere su un lettino per registrate al computer le anomalie motorie e pressorie mentre il paziente esegue una serie di deglutizioni secche che permettono di esaminare le varie fasi della motilità dei settori esofagei. Maggiori notizie su Ascite sintomi e cura.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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